Hello! Salut! Hallo! Ciao! Guten Dag! Hola! こんにちは ! Oi! Niaho! Salaam! Zdravstvui! Sawatdikrap!

26 luglio 2010

Studiare all'estero: sempre più un must per gli studenti italiani





Scuola più severa, bocciati in aumento: ben l'11,4 di non ammessi alla classe successiva  rispetto al 10,9% dello scorso anno (fonte: Miur). C'è però un'altra faccia della medaglia rappresentata da un vero e proprio esercito di studenti che non ha problemi a studiare ed anzi è disponibile a farlo addirittura in un'altra lingua: sono le migliaia di ragazzi che da 55 anni decidono di frequentare un periodo di studio all'estero e che rappresentano un vero e proprio  fiore all'occhiello di cui il nostro Paese può andar fiero.


Alcuni di loro, oggi, ricordano l'anno di scuola superiore  all'estero come il momento più importante della loro formazione, un'esperienza che ha rappresentato un vantaggio competitivo nel loro curriculum.








L'obiettivo di molte famiglie è quello di guidare i propri figli nelle scelte migliori per il loro futuro: se da un lato la corretta programmazione degli studi superiori ed universitari è di importanza fondamentale per la formazione di un giovane, oggi questa deve essere completata da esperienze umane e culturali dal respiro internazionale, come quella di un anno scolastico all'estero. Leggi tutto sull' anno scolastico all'estero.

22 giugno 2010

L'esperienza conta quanto il 110

Riportiamo il seguente articolo di Elvira Serra apparso sul sito Corriere.it il 21 Giugno 2010.

MILANO - «Quando leggo un curriculum non controllo necessariamente il voto di laurea e il tempo per conseguirla. La preparazione è fatta di tanti fattori. Magari c’è un candidato un po’ fuori corso che però ha fatto una importante esperienza di volontariato, che è stato all’estero, che ha ritardato perché nel frattempo ha avviato una piccola impresa ». Non era un’istigazione al fuori corso quella di Luisa Todini, la presidente dell’Associazione costruttori europei, l’altroieri a Roma alla tavola rotonda per il Premio Bellisario (che ha ricevuto). «Penso che soprattutto le aziende private, le piccole e medie imprese, possano guardare al di là dei parametri tradizionali. Non sempre è il modello del primo della classe a essere vincente. Spesso arrivare da una famiglia disagiata, l’aver affrontato difficoltà economiche, ti dà una marcia in più». E lei non può dirlo, oggi, senza pensare all’uomo dal quale ha imparato di più: suo padre, Franco Todini, scomparso nove anni fa. «A lui devo tutte le mie fortune professionali. Era cresciuto in campagna, aveva solo la terza media, perché a otto anni le sue braccia erano abbastanza forti da lavorare nei campi. Eppure ha fondato un’impresa che fino all’anno scorso aveva quasi 3.000 addetti e che oggi, dopo la fusione con Salini, insieme con il gruppo supera i 13 mila. L’università di Perugia gli conferì la laurea honoris causa in ingegneria civile».



Visto dai «reclutatori»

Vai a spiegarlo ai cacciatori di teste: quelli che, su incarico delle aziende, individuano imigliori talenti. Claudio Ceper, senior partner di Egon Zehnder, non vuole neanche sentirne parlare. «Le grandi società di consulenza non prendono in considerazione chi si è laureato con meno di 110 nei tempi e non abbia fatto una o due esperienze all’estero. Del resto i risultati si vedono: i vari Passera, Colao e Profumo sono tutti ex McKinsey». Orgoglio di papà, cita suo figlio Davide, 30 anni, 110 e lode in Bocconi, Erasmus in Argentina, master alla Columbia University. «Ora sta lavorando a Rio de Janeiro. Suona il pianoforte, parla quattro lingue. E i suoi amici hanno fatto carriere simili». Per fortuna tra la perfezione pretesa da Boston Consulting, Bain, Accenture e simili e l’evidente debole competitività di un trentenne appena laureato con 85/110 c’è forse una via di mezzo. Giovanna Brambilla, ad di Value Search, osserva che più si va avanti con la carriera più conta l’esperienza maturata e meno i titoli. «Il voto e la durata degli studi sono un importante elemento di giudizio, ma non l’unico. Certo, se il voto è basso e il candidato non ha fatto nulla per dare valore aggiunto al suo curriculum, la valutazione sarà negativa». Ma può essere interessante, come nota il suo collega Vittorio Villa, responsabile Italia di Robert Half, «quel candidato che ha "perso tempo" tra l’ultimo esame e la discussione della tesi perché ha lavorato a tempo pieno».


Visto dagli imprenditori
Spiazza tutti Federica Guidi, presidente dei Giovani di Confindustria. Lei va oltre Luisa Todini. «Meglio nessuna laurea e tanta buona volontà unita all’esperienza sul campo. Un perito meccanico e un ragioniere hanno più senso di un laureato in Scienza della comunicazione. Ci vuole l’apprendistato, piuttosto che vegetare su corsi fantasiosi». Dopodiché non si sentirebbe mai di dire a un neoleureato giovanissimo in ingegneria che parla tre lingue: mi dispiace, hai sbagliato. «Però devo essere onesta: in India, dove vado spesso, ogni anno vengono sfornati un milione 400 mila nuovi ingegneri tra i 23 e i 25 anni. Conoscono l’inglese come un madrelingua e hanno una flessibilità mentale che li porta a lasciare il loro Paese per vivere ovunque». Mario Perego, direttore risorse umane del Gruppo Heineken, multinazionale con 2.500 dipendenti in Italia, tra un topo di biblioteca che si è laureato in fretta e furia con lode e uno più lento che ha fatto esperienze interessanti non ha dubbi. «La velocità di per sé non è un elemento positivo. Il volontariato, per esempio, non può essere sostitutivo dell’anno di studi perso. Però, se il candidato si è impegnato in un contesto non confortevole, fuori di casa, all’estero, non può che aver maturato capacità utili». Mentre Giovanni Bonatti, direttore generale di Fratelli Rossetti, ha idee diverse. «Il titolo di studio è fondamentale. Do molto valore al massimo dei voti e al "peso" dell’ateneo. I tempi giusti sono importanti, danno un senso di coerenza».


Visto dagli atenei
Guido Tabellini è rettore di una di quelle università che hanno maggior «peso»: la Bocconi di Milano. Oltre il 90% dei suoi laureati trova lavoro inmeno di due mesi. «Cosa ci rende competitivi? Il fatto che spingiamo i nostri studenti a fare stage nelle aziende e li aiutiamo a trovarli. Insistiamo sull’esperienza internazionale, invitandoli ad andare all’estero almeno per sei mesi durante il corso di studi. Vigiliamo sul loro percorso e infatti pochissimi sono in ritardo». La Bocconi però non è proprio alla portata di tutti. «Ma abbiamo borse di studio e un valido programma di prestiti». La vera discriminante, forse, resta l’esperienza sul campo. È questa a fare la differenza anche in una università pubblica come La Sapienza di Roma. Spiega il rettore Luigi Frati: «Tutto il settore della formazione sanitaria si fonda sul learn by doing, impara facendo. Ho fatto un accordo con duemila aziende per garantire gli stage ai ragazzi. Su 140 mila iscritti in totale, l’impatto sulla società è diverso rispetto a atenei privati e a pagamento con 10 mila studenti, ma i risultati cominciano a vedersi: secondo una ricerca di AlmaLaurea il 90% dei laureati in area sanitaria trova lavoro entro un anno».



Elvira Serra





9 giugno 2010

Borsa di studio WEP per uno stage negli USA


Banner-Bourses-Stage-USA-450x60-ITA

Per essere uno dei 7 beneficiari della borsa di stage WEP, troverai qui indicate le modalità per presentare la tua candidatura:

STEP 1 Compila la preiscrizione che trovi di seguito ed inviala all'indirizzo  julie@wep.org  il più rapidamente possibile e comunque non oltre il 20 giugno 2010. Se sarai selezionato in base ai titoli, ti spediremo il dossier da completare il più presto possibile.

Scaricare il formulario di pre-iscrizione per la Borsa di studio WEP - stage USA

STEP 2 Compila il tuo dossier ed inviacelo appena puoi  e comunque non oltre il 7 luglio 2010, sempre all'indirizzo  julie@wep.org.

STEP 3 Ti informiamo se sei uno dei 7 candidati borsisti.

Non appena le 7 borse saranno assegnate, indicheremo il nome dei borsisti sul nostro sito www.wep-italia.org
  

Condizioni di partecipazione

• Essere motivato e serio
• Essere studente di istruzione universitaria o giovane diplomato
• Aver fatto gli studi nei seguenti campi:

    - commercio
    - finanze
    - management/amministrazione aziendale
    - turismo
    - settore alberghiero / ristorazione

    • Rispondere ai seguenti requisiti:
      -  età dai 20 ai 35 anni
      -  avere una fedina penale pulita
      -  avere un livello medio di inglese
      -  presentare la preiscrizione entro e non oltre il 20 giugno 2010
      -  inoltrare il dossier completo di candidatura entro e non oltre il 7 luglio 2010
      -  partire entro la fine del 2010
      -  effettuare lo stage nel settore dei propri studi, da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 6 mesi.


      • Non può essere indicata nessuna preferenza riguardo ad una regione di sistemazione.
      • I dossier incompleti non saranno presi in considerazione.
      • Una cauzione di buonafede di 200 euro ti verrà richiesta al momento della conferma che tu sei uno dei 7 borsisti. Questa cauzione sarà restituita se lo stage sarà stato effettuato interamente.


        Borsa
        La borsa copre le seguenti spese: la sistemazione, il patrocinio ufficiale di un organismo americano riconosciuto dal Dipartimento di Stato, il biglietto aereo A/R e l'assicurazione viaggio. Gli stagisti devono organizzarsi e farsi carico dell'alloggio, dei pasti e delle spese personali in loco. Lo stage non è retribuito.





        8 giugno 2010

        Vi ricordate l'altra estate? Tanta paura per niente...



        Le critiche al modo in cui l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha risposto alla pandemia di influenza H1N1 sono cresciute di una tacca, venerdì scorso, con la pubblicazione di un’inchiesta condotta congiuntamente dal British Medical Journal (BMJ) e dall’Agenzia di Giornalismo Investigativo di Londra (BIJ), e con il rapporto adottato quello stesso giorno dalla Commissione sanità dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. La prima rivela che alcuni degli esperti che avevano partecipato alla redazione delle linee guida dell’Oms per le pandemie erano sul libro paga di due industrie farmaceutiche - Roche e GlaxoSmithKline - che producono medicinali o vaccini contro i virus influenzali. Il secondo sottolinea una «mancanza di trasparenza» nella gestione della crisi del virus H1N1 da parte dell’Oms e delle istituzioni sanitarie pubbliche, le accusa di aver «dilapidato una parte della fiducia che gli europei hanno in questi organismi» e ritiene che «questo declino di fiducia in futuro potrebbe rappresentare un rischio».

        Un anno dopo l’annuncio, l’11 maggio 2009, dell’inizio della pandemia influenzale, molti governi occidentali si ritrovano con scorte inutilizzate di farmaci antivirali e vaccini contro il nuovo virus A (H1N1), ordinati a un carissimo prezzo, mentre la banca JP Morgan valuta il giro d’affari tra 5,8 e 8,3 miliardi di euro. Emerge che, a partire dal 1999, data delle prime linee guida dell’Oms per le pandemie, alcuni esperti con un ruolo chiave nella loro elaborazione hanno legami di interesse con gli industriali. Le raccomandazioni vengono scritte da quattro esperti in collaborazione con il «Gruppo di lavoro europeo sull'influenza» (Eswi). «Ciò che questo documento non rivelava è che l’Eswi è interamente finanziato da Roche e dagli altri produttori di vaccini e che due degli esperti, René Snacken e Daniel Lavanchy, l’anno prima avevano partecipato a eventi finanziati da Roche», scrivono i giornalisti britannici Deborah Cohen e Philip Carter.

        L’articolo cita diversi altri esperti coinvolti in documenti strategici dell’Oms, che sono stati retribuiti dagli industriali e hanno pubblicato degli articoli sull’utilità dei farmaci retrovirali (Tamiflu della Roche o Relenza di GlaxoSmith Kline), utilità oggi contestata all’interno della comunità medica.

        «Nessun dettaglio è stato fornito dall’Oms in risposta alle nostre domande», scrivono Cohen e Carter. I due giornalisti deplorano anche il segreto tenuto dall’Oms sulla composizione del comitato d’urgenza, messo in piedi dalla direttrice generale, che l’ha consigliata sul momento in cui dichiarare la pandemia: «Una decisione che ha scatenato i costosi contratti per i vaccini in tutto il mondo», commenta nel suo editoriale la direttrice di Bmj, Fiona Godlee.

        Interpellato da «Le Monde», il portavoce dell’Oms, Gregory Hartl, precisa che «ogni volta che l’Oms riunisce degli esperti, fa compilare una dichiarazione di interessi, che è sottoposta alla valutazione del presidente del comitato di esperti, ma non le pubblica perché contengono informazioni di ordine privato».

        Per quanto riguarda il comitato di urgenza, Hartl precisa che la sua composizione sarà resa pubblica quando avrà terminato la sua missione, una misura mirata «a evitare che i suoi membri subiscano pressioni, tenuto conto delle conseguenze enormi delle decisioni prese». Anche il rapporto redatto da Paul Flynn, parlamentare britannico socialista, e adottato il 4 giugno dalla Commissione Sanità dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, accusa l’Oms di dar prova di una «grave mancanza di trasparenza» nei suoi processi decisionali, cui si aggiunge «la prova schiacciante che la gravità della pandemia è stata largamente sovrastimata dall’Oms».

        Il documento sottolinea che «è soprattutto il passaggio rapido verso il livello 6 della pandemia, in un momento in cui l’influenza dava sintomi relativamente modesti, combinato con il cambiamento di definizione dei livelli di pandemia poco prima dell’annuncio della pandemia H1N1, che ha sollevato preoccupazioni e sospetti nella comunità scientifica». Il rapporto sarà sottoposto all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e dei suoi 47 stati membri il prossimo 24 giugno.
        AUL BENKIMOUN -  Copyright Le Monde

        4 giugno 2010

        C'è chi scommette e chi... fa



        (Da "La Stampa" del 4/6/10)

        Una società da il via alle giocate su quali specie animali si estingueranno più velocemente "Scommettere sulle eventuali ricadute ambientali causate dall'esplosione della piattaforma petrolifera Deep Horizont, nel Golfo del Messico": è l'iniziativa promossa da una società autorizzata alla riscossione di scommesse che approfitta cinicamente della situazione: “Abbiamo una filosofia molto semplice. Se c'è un evento molto interessante del quale parlano tutti, noi crediamo che alla gente dovrebbe essere consentito di sostenere la propria opinione su quel fatto, anche scommettendo con del denaro” ha dichiarato Ken Robertson, il portavoce della società. La vincitrice della gara è Kemp's Ridley, una specie di tartaruga marina che migra dalle coste del Messico per approdare in Florida. E' già in pericolo di estinzione ed è la più piccola tartaruga marina vivente: oggi si contano solo più 8 mila esemplari. La somma da giocare è di 5 dollari e, nel caso di vittoria, si guadagnano 9 dollari. Altri animali oggetto delle scommesse sono il capodoglio, il tonno rosso e il pellicano bruno della Louisiana. Il “Washington Post” riporta quanto ha affermato Robertsonil: “Speriamo che queste scommesse evidenzino la catastrofe ambientale. Perdere delle specie animali è una giocata sicura, l'unica domanda da porsi è quali”. Gli animali non sono gli unici ad essere al centro delle giocate online. Sul sito, infatti, è possibile scommettere quale sarà il futuro amministratore delegato della compagnia petrolifera britannica: Ian Conn, l'attuale direttore della società, sembra essere il favorito. La scommessa sulla Marea nera non è la prima per l'azienda: la società aveva già dato il via, l'anno scorso, ad alcune giocate sulla stima della popolazione degli orsi polari nel 2011.

        Il Wildlife program ti offre l'opportunità di integrarti in un centro per la protezione e la cura degli animali selvatici in un paesaggio eccezionale nella regione di Port Douglas, situato fra due riserve naturali classificate patrimonio dell'umanità: la grande barriera corallina e la foresta vergine di Daintree e Cape Tribulation. Ti unirai allo staff del centro la cui missione è la cura degli animali ammalati, feriti o abbandonati e la sensibilizzazione per le persone alla salvaguardia della natura. (Leggi tutto su Protezione degli animali)





        28 aprile 2010

        Atene negli USA???


        Philadelphia 300Atene negli USA, sì, ma dove? Vi diamo un piccolo indizio: Rocky-Stallone ci si allenava prima di essere "spiezzato in due", George Clooney debellava il pericolo atomico, Bruce Willis ci viaggiava nel tempo (e curava pazienti piuttosto "visionari") e Tom Hanks vi combatteva i pregiudizi.


        Niente? Ok, siamo stati un pò vaghi. Aggiungiamo qualche particolare: è stata la capitale degli Stati Uniti. E'la città degli USA con il maggior numero di musei e vanta, fra l'altro, una vita notturna piuttosto movimentata adatta sia alle famiglie che per i ragazzi. Parliamo di Philadelphia.

        SECL-SU-WEPITALY-IT-0000-CampBeaumont-17Vivere con una famiglia ospitante americana per tre o quattro settimane, condividere i diversi aspetti della vita locale, partecipare ad attività ed escursioni appassionanti, prendere parte ad interessanti discussioni sulla cultura americana esercitando la lingua inglese: sono questi gli ingredienti del Summer Homestay USA. Una proposta completa che ti permette un profondo coinvolgimento nella vita tipicamente americana ma anche un modo di scoprire i luoghi turistici più famosi della costa est o della costa ovest, a tua scelta. (Leggi tutto su Vacanze studio a Philadelphia)

        19 aprile 2010

        New Zealand day a Milano e Torino


        Chiedici tutte le info sui programmi WEP in Nuova Zelanda:

        Milano - NEW ZEALAND DAY
        Data: 21 aprile 2010 ore 15
        Luogo: ufficio WEP, via Statuto 18, 20121 Milano


        Torino - NEW ZEALAND DAY
        Data: 22 aprile 2010 ore 15
        Luogo: ufficio WEP, c.so M.D'Azeglio 78, 10126 Torino

        Anno o semestre scolastico in Nuova Zelanda con WEP




        Se si volesse rappresentare la Nuova Zelanda in un dipinto basterebbero due colori: l'azzurro, per un cielo quasi sempre senza nuvole, limpido, privo di inquinamento, ed il verde, per l'incredibile vegetazione che ricopre l'intera superficie neozelandese. Nonostante abbia conservato gli aspetti caratteristici di una terra dalla natura selvaggia, questo è però un paese industrializzato ed all'avanguardia in campo economico, scientifico, informatico e tecnologico, che non ha nulla da invidiare ai paesi europei.

        Wow... ok, di che si tratta? High School Plus in Nuova Zelanda con WEP
        La WEP vi proporrà un numero di scuole che soddisfi le vostre esigenze. Voi dovrete naturalmente guidarci nella scelta indicandoci le vostre priorità nei riguardi del soggiorno, come ad esempio se è necessario riporre più attenzione all'eccellenza accademica, all'offerta degli sport, alle attività all'aperto, all'arte o alla musica, se è preferibile ricercare una sistemazione in una zona che avete già individuato, se è richiesto un supporto linguistico o se la conoscenza dell'inglese è già adeguata e permetterà di seguire le lezioni a scuola (la WEP valuterà comunque la conoscenza dell'inglese con un colloquio in lingua ed un test scritto).

        Parti...PLUS!
        Gli studenti WEP saranno quindi iscritti presso scuole pubbliche e considerati full fee students, cioè studenti che pagano le tasse scolastiche.  Le lezioni si svolgono all'interno di quello che sembra un vero e proprio villaggio, diviso in quartieri e che si estende su svariati ettari di terreno. I diversi edifici sono poi dedicati all'insegnamento di materie differenti.




        15 aprile 2010

        Volontariato ecologico in Nuova Zelanda



        Vulcani, coni perfetti e pendii indefiniti. Nebbie e nevi perenni, rocce laviche nere come la pece e sentieri improponibili che si inerpicano sulle pendici del Tongariro National Park e piu' a ovest il Taranaki, isolato e imponente, anch'egli celato dalla bassa coltre nuvolosa. Tra di essi la Whanganui valley e la gioia di esservi immersi.

        L'isola del sud
        Le strade senza traffico collegano cittadine piccole e calde, tutte con edifici ad uno o due piani. Tra di esse la foresta sembra inghiottire la strada, i fiumi paiono voler spazzar via da un momento all'altro i ponti che li attraversano e la pioggia rende il paesaggio verde brillante e l'incedere gelido e arduo. Uccelli inetti al volo ed opossum attraversano furtivamente le strade inseguendosi nell'eterna lotta tra prede e predatori. Le baie spesso inaccessibili della costa meridionale costituiscono il riparo ideale per animali schivi come i pinguini e il campo da giochi preferito dei piu' socevoli delfini e degli intraprendenti leoni marini.

        Ghiaccio bollente
        Il ghiaccio domina il panorama fin oltre l'orizzonte. Le piu' alte vette della Nuova Zelanda si specchiano nei laghi dalle acque cristalline. L'oceano, poco distante, accoglie i fiumi che scendono prima violenti e ruggenti, poi placidi e silenziosi, inghiotendoli come un vorace pozzo senza fondo. Il riscaldamento terrestre non ha risparmiato nemmmeno quest'angolo di mondo alla fine del mondo. I ghiacci si ritirano eppure sono ancora li', poco distanti dalla linea costiera, fin quasi al livello del mare. Il loro fronte e' alto ma fragile, elicotteri fanno la spola perennemente dai loro hangar fino in alto, fino a raggiungere Tasman e Cook, i due esploratori che scoprirono questa meraviglia e che ora vivono, scolpiti per sempre nel nome di queste rocce imponenti come le dolomiti.



        Sperimenterai la dimensione di una squadra di circa 10 volontari provenienti da tutto il mondo sotto la guida di un capogruppo. I progetti di volontariato coinvolgono diversi aspetti dell'attività di protezione dell'ambiente: cura e manutenzione delle aree protette, rimboschimento, mantenimento dell'ecosistema locale, controllo dei fenomeni di erosione, (Leggi tutto  Volontariato ecologico in Nuova Zelanda)
        Parte di questo post è stato tratto da Life in Travel

        9 aprile 2010

        Facebook south park



        Ciao Ragazzi, una chicca da quel di South Park. Visto che siamo diventati anche noi Facebook addicted: enjoy!

        Volontariato ecologico in Namibia


        Abbiamo già parlato del nuovo Volontariato ecologico che Wep e NASA hanno organizzato sulla Luna (by the way, abbiamo avuto delle vere iscrizioni). Torniamo sulla terra. Namibia. Wildlife, che non è solo un concetto ma anche un programma: mi spiego meglio. Protezione dei parchi e salvaguardia del territorio fanno parte del normale Volontariato ecologico WEP in USA, Australia ecc...

        Con il Wildlife in Namibia potrete invece proteggere specie in via di estinzione nei grandi parchi naturali africani (sì, proprio quelli dei documentari tipo National Geographic o Bbc), curare quelli feriti da bracconieri o da altri animali. Se Steve Irwin rimane il vostro eroe questo è il programma che fa per voi.
        Vivrai in una riserva naturale nel cuore della savana (nella regione di Omaheke, a 312 Km da Windhoek) che si occupa di animali selvatici feriti o abbandonati.
        La riserva è stata creata 30 anni fa ed ospita più di 200 animali. Il compito dei volontari è preparare i pasti e distribuirli agli animali, assistere i veterinari nelle cure dei cuccioli durante il giorno e la notte
        (Leggi tutto sulla protezione degli animali in Africa)

        6 aprile 2010

        Volontariato sociale in Africa


        Un sacco di idee ci vengono in mente quando guardiamo, sulla cartina, il continente africano. Terra di conquista (europea) fino a 70 anni fa l'Africa è oggi il continente più povero del mondo con il più alto tasso di nascite (la popolazione è quadruplicata dagli anni '50 a oggi).

        Alcune note interessanti:
        • Del continente africano fanno parte, assieme ad altre isole appartenenti a Stati non africani, anche le italiane Pelagie, situate sullo zoccolo africano. Lampedusa, Linosa e Lampione sono l'unico territorio della Repubblica Italiana che si trovi fuori dall'Europa geografica1.
        • All'ingresso dello Stretto di Gibilterra, proveniendo dal Mediterraneo, una nave non si trova fra i territori della Spagna a nord e del Marocco a sud, bensì della Gran Bretagna a nord (Gibilterra) e della Spagna a sud (Ceuta)2.
           
        • Taxi Brousse.  Affollatissimi, richiestissimi e alla moda.
          Sono i taxi brousse che dalle coste del Senegal hanno attraversato il Sahel per tutta l'Africa occidentale. Questi pulmini di svariate dimensioni partono giornalmente dalle piazze delle principali città per raggiungere i villaggi più sperduti nella savana. Ed è per la loro capillarità ed il prezzo contenuto del biglietto che sono diventati insostituibili fra la gente. In Africa equatoriale sono chiamati matatu3.
        Il Volontariato sociale in Africa si svolgerà presso una ONG oppure un’associazione locale in città o villaggi. I progetti sono molteplici: educazione, agricoltura, sviluppo delle infrastrutture sanitarie, sviluppo dell’artigianato e micro imprese, lotta contro l’AIDS, aiuto alle persone disabili, assistenza tecnica alle associazioni. Lavorare in un progetto di volontariato in Africa significa dare il proprio aiuto dove è più necessario, alcuni progetti richiedono esperienza e qualificazione. (Leggi tutto su Volontariato sociale in Africa)
        Da non perdere/consigliatissimi
        Libri: Bilal, Fabrizio Gatti, ed. Rizzoli
        Film: Blood Diamond, L'ultimo Re di Scozia, Hotel Rwanda

        2 aprile 2010

        Volontariato in India


        Un miliardo e 200 milioni. No jokes, parliamo del'India, il paese più popolato dopo la Cina con il tasso di nascite fra i più alti del mondo. Quando si dice India ci vengono in mente folle infinite, una tradizione inaccessibile e millenaria, una povertà altrettanto incredibile per il nostro modo di pensare e vedere. India, mai paese è stato forse più incompreso e malcompreso. In effetti il paese è lì, a qualche ora di volo dalla nostra vecchia Europa eppure è impressionante la quantità di nulla che si sa sulla cultura Indiana. Un esempio fra tutti? Dimenticate che in India esista una religione: non c'è. O meglio: esiste qualcosa che secondo gli occidentali può assomigliare ad una religione ma che in realtà non è in nessun modo... Per questo tipo di notizie vi rimandiamo a Guenon e Coomaraswamy: oggi parliamo di volontariato sociale in India.

        Quando partite per un volontariato in India avrete l'impressione di andare ad aiutare qualcuno. In effetti è anche così, ma in breve sarà l'India ad aiutarvi. Come? Non avete che a scoprirlo...
        Questo programma ti offre la possibilità di scoprire l'india in modo diverso, incontrandola gente del luogo, vivendo e lavorando con loro, offrendo sostegno a chi ne ha più bisogno. il soggiorno è diviso in due fasi distinte. (leggi tutto su Volontariato in India)
        Leggi anche le esperienze dei Weppini partiti in India sull'ultimo numero del Go Wep!

        1 aprile 2010

        Volontariato ecologico sulla Luna (cratere Hertzsprung)




        Ti piacciono i grandi spazi aperti e le esperienze insolite? WEP ti propone di seguire le orme di Armstrong e Frimout  per partecipare  al 1° volontariato ecologico spaziale della storia.

        IL PROGRAMMA
        In stretta collaborazione con l'agenzia spaziale europea (ESA), il programma offre l'opportunità, ad un ristretto gruppo di giovani, di poter aiutare gli scienziati europei in missione sulla Luna. Il programma prevede lo studio della geologia locale (prevalentemente roccia lunare), esplorazione del satellite, manutenzione delle zone protette, coltivazione di carote, analisi dell'atmosfera... è un'opportunità unica per i più avventurosi fra di voi!
        I candidati per la prima partenza (decollo previsto a Luglio 2011) potranno inviare la loro candidatura a informazioni@wep.org per avere anche maggiori indicazioni circa la tempistica e il prezzo.

        CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
        • Avere delle buone conoscenze dell'inglese, sufficienti per capire le istruzioni dello scienziato-capo
        • Essere in ottime condizioni di salute. Il programma è sconsigliato alle persone con dei problemi cardiaci o respiratori.
        • Amare la natura, i grandi spazi, i luoghi lontani dal caos delle grandi città
        • Saper trattenere il respiro per più di cinque minuti.
        • Non avere problemi di claustrofobia
        • Verranno privilegiati i candidati aventi delle nozioni di agronomia e di astrofisica applicata alle carote spaziali.

        31 marzo 2010

        USA + sport & cultura



        Tutti, almeno una volta nella vita, hanno sempre sognato di fare l'attore ad Hollywood, il campione di tennis, la ballerina a Broadway, il golfista o il surfista sulle onde di Los Angeles. Con questo programma diamo l'opportunità di studiare l'inglese in un college americano durante l'estate e di cimentarsi in una di queste attività.
        Molte scuole con cui collaboriamo negli Stati Uniti propongono programmi di apprendimento della lingua combinati con una disciplina sportiva, artistica o culturale. Le lezioni si tengono di mattina mentre nel pomeriggio potrai scegliere tra le seguenti discipline: surf, golf, tennis, basket, cinema,danza e fotografia. (Leggi tutto)

        30 marzo 2010

        Irlanda


        La terra verde o, come dice qualcuno, la terra del cighiale bianco. Visto che a molti è piaciuto il post sulla Norvegia ecco alcuni tips e curiosità sull'Irlanda pescati dalla rete e dai weppini:
        • I simboli dell'Irlanda sono l'arpa di Brian Boru (primo Re d'Irlanda) e il trifoglio
        • Chiunque, in Irlanda o in qualsiasi altro Stato, voglia ottenere la registrazione di un marchio commerciale contentente un'arpa o un trifoglio, oppure usare uno di questi simboli per la propria attività economica, necessita dell'autorizzazione da parte dell'Autorità Irlandese.
        • Il numero tre rappresenta i petali del trifoglio ed è sempre stato importante per le popolazioni celtiche.
        • Corvi: nelle nostre città ci sono i piccioni, in Irlanda i corvi
        • Abbigliamento: la maggior parte delle persone (soprattutto giovani e donne) va in giro in tuta, anche all’Università.
        • Acqua: in Irlanda non si paga
        Alcuni programmi WEP in Irlanda:



        High School Plus
        High School Exchange
        Programmi estivi
        Inglese + musica
        Corso di inglese 
        Corso individuale dal professore
        corso + Au Pair
        Au Pair
        Soggiorno in fattoria

        26 marzo 2010

        Farm Norvegia

         

        Volete partire in Norvegia? La nuova rubrica "In pillole" magari vi può essere d'aiuto... Dunque, in Noooorvegia:

        • Le cure dentistiche per le persone da 0 a 20 anni sono gratuite
        • Le spese scolastiche (tasse, libri, materiale di consumo) sono gratuite fino alle scuole medie
        • La raccolta differenziata non prevede la separazione della plastica (perché?)
        • Alcuni negozi hanno dei lumini davanti alle porte d'ingresso
        • Nessuno usa tende alle finestre, semmai veneziane
        • Il traffico a Oslo è quasi inesistente. Siamo a livello di Remanzacco. Forse meno.
        • La concentrazione di taxi e mezzi pubblici è impressionante. In qualsiasi momento si guarda la strada, si vede almeno un taxi o un tram/bus.
        • Non esistono film doppiati (dubbed). Solo in lingua originale con i sottotitoli.
        • C'è un sito del fisco norvegese dove è possibile vedere il reddito e l'ammontare di tasse pagate di chiunque dando il nome e cognome (non l'ho verificato di persona, ma mi piacerebbe)
        • Nel Finnmark,la regione più settentrionale della Norvegia,si può assistere allo spettacolo del sole di mezzanotte. A nord del circolo polare artico, in estate, il sole scende sotto la linea dell'orizzonte per un tempo brevissimo. Quindi, per più di due mesi c'è luce anche nelle ore notturne. 
        • In inverno accade l'opposto, con lunghe giornate in cui il sole non sorge mai. 
        • Non è raro vedere come al di fuori dei locali pubblici, soprattutto in centro, ma anche in zone piuttosto "trendy" e piene di pub/ristoranti/ecc.. come Grünerløkka, i passeggini vengono lasciati al di fuori dei locali.
        Questa esperienza ti offre la possibilità di condividere la vita di una famiglia di agricoltori norvegesi. trascorrerai mesi indimenticabili nel paese dei Vichinghi, dei fiordi, del sole di mezzanotte e della natura! sarai accolto in una fattoria norvegese e in cambio della pensione completa (...) (Farm stay Norvegia)
        (parte di questo post è estratto dal blog streppone.it)

        25 marzo 2010

        Jobs & Travel Australia


        Ciao Wep,
        sta andando davvero molto bene, dopo la scuola a Sydney sono stato prima in Nuova Zelanda, dopodiche' ho lavorato in una farm in French Island, un posto molto vicino a Melbourne; ora trascorrero' qualche giorno proprio a Melbourne per poi ripartire e andare a lavorare in un'altra farm vicino a Wodonga. La ricchezza del viaggio sta nella novita': amicizie, posti, lavori, esperienze in generale che aprono la mente e lasciano segni indelebili nel cuore...non dico nulla di nuovo :)

        Affronto con il massimo della positivita' ogni singolo giorno di questa stupenda avventura e della mia vita, cercando di non fare progetti a lungo termine, cercando di non avere pregiudizi o aspettative su persone, posti o cose e godendo a pieno dell'imprevedibilita' della vita, che chissa' dove mi portera'!
        Saluti,
        Marco
        Grazie ad un visto particolare, vacanza-lavoro all'estero, concesso solo ad alcuni paesi ti verrà offerta l'opportunità di viaggiare e lavorare in Australia per un periodo massimo di 12 mesi. Sarai tu a scegliere la durata del tuo soggiorno e potrai decidere di partire in qualunque momento dell'anno. Durante la tua permanenza all'estero potrai lavorare, grazie all'assistenza WEP, per poterti ripagare le spese di vitto, alloggio e viaggio.
        (Leggi tutto)

        24 marzo 2010

        Canada + Adventure


        A Trailblazer is a person who is looking for a personal adventure in a leadership role. Trailblazers challenge themselves to step outside the “comfort zone” and learn more about life, the wilderness, Canada, English and their personal abilities

        Trailblazers is not an English course and it is not a standard English or activity program. It is a 4 week program, and consists of three weeks of theoretical and one week of practical training in the Greater Vancouver area and BC (British Columbian mountains).

        We will teach you:
        • Leadership skills
        • Team membership skills
        • Outdoor skills
        • Camping skills
        • Survival Skills and First Aid Skills
        • Communication skills at an advanced level
        • Use of English for a specific purpose

        Con il programma Trailblazer International ti invitiamo a vivere un'avventura entusiasmante in Canada. Il programma prevede una combinazione di corsi (comunicazione, pronto soccorso, orientamento, leadership, ecc...) e 2 escursioni rispettivamente di 2 e 3 giorni nella regione montuosa del British Columbia, lungo la costa ovest del Canada.

        23 marzo 2010

        Summer Philadelphia

        E' stata la notizia più importante degli ultimi mesi (almeno per quanto riguarda gli USA): la riforma sanitaria è passata ed ora è legge. Quasi 32 milioni di americani avranno la copertura sanitaria e  non dovranno pagare un'assicurazione privata. In occasione di questo evento storico oggi parliamo di Philadelphia, città-simbolo degli Stati Uniti perchè sede della Indipendence Hall e luogo dove fu firmata la  Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America (4 luglio 1776), nonché la Costituzione degli Stati Uniti (1787).


        Vivere con una famiglia ospitante americana per tre o quattro settimane, condividere i diversi aspetti della vita locale, partecipare ad attività ed escursioni appassionanti, prendere parte ad interessanti discussioni sulla cultura americana esercitando la lingua inglese: sono questi gli ingredienti del Summer Homestay USA. Una proposta completa che ti permette un profondo coinvolgimento nella vita tipicamente americana ma anche un modo di scoprire i luoghi turistici più famosi della costa est o della costa ovest, a tua scelta. (Leggi tutto)

        22 marzo 2010

        Approvata negli USA la riforma sanitaria

        Il capo della Casa Bianca incassa l'ok dal Congresso che spiana la strada al sogno di una mutua per i 32 milioni di americani senza assicurazione (ANSA)
        Ci sono tre posizioni su questa riforma: ve le elenchiamo in breve, voi cosa ne pensate?
        1. Riforma giusta e necessaria: l'America è uno dei pochi paesi occidentali che non garantisce la sanità pubblica, questo a scapito delle popolazioni con redditi più bassi che non si possono permettere una buona assicurazione. (Democratici)
        2. Riforma giusta ma non in questo momento: a causa della crisi il paese è più povero e questa riforma costerà troppo alle tasche dello Stato, già indebitato per le guerre in Iraq e Afghanistan. La riforma, inoltre, danneggia molto il mercato delle assicurazioni. (Wall Street)
        3. Riforma sbagliata: è il cittadino e non lo Stato a dover provvedere alla propria salute. I soldi dei contribuenti utilizzati per la riforma metteranno inoltre a  rischio la sicurezza dell'America che dovrà ridurre il budget per le spese militari. (Repubblicani)
        Dove potersi informare:
        CNN, FOXNEWS, New York Times, Financial Times

        Cosa ne pensi?



        Ok, lo ammettiamo: in questo diario weppiano o weppino (boh?) ci stiamo un pò soffermando sul Canada... Abbiamo parlato di chi vuole viaggiare e lavorare, di chi preferisce lavorare in una fattoria e ora parliamo di chi non si accontenta solo di grandi spazi aperti ma ama anche, e soprattutto, gli animali. Parliamo di Volontariato. Parliamo di Wildlife Canada, ovvero come poter viaggiare, imparare una lingua e fare del volontariato proteggendo gli animali:
        Ti unirai al team Wildlife Rehabilitation Centre (centro di protezione della fauna selvatica) nella regione di Vancouver (costa ovest del canada). Questa esperienza è molto intensa e ti permetterà di scoprire il Canada e la sua fauna. Si tratta tuttavia di un lavoro impegnativo sia fisicamente che emotivamente: la priorità del progetto è infatti il salvataggio e il benessere degli animali. Non ci sono quindi orari di lavoro, devi dar prova di flessibilità ed essere pronto a fare qualsiasi tipo di lavoro (continua a leggere)

        20 marzo 2010

        Lavorare in fattoria in Canada


        A mari usque ad mare o per chi (come noi),  non si ricorda bene il latino, da mare a mare: il motto del Canada. Canada, cioè Kanata, che in Irochese vuol dire "villaggio, comunità" lo dicevamo ieri, è un paese vastissimo, famoso per i suoi spazi aperti e le sue foreste. Partendo dall'esigenza di chi vuole viaggiare e vedere il più possibile ci siamo resi conto che molti altri avevano un'altro desiderio, per certi versi, opposto. Come poter vivere in un paese straniero imparando la lingua, la cultura ma in posti lontani dalle trafficate città? Il programma Farm Stay Canada (soggiorno in fattoria in Canada) è nato più o meno in questo modo: lavorare in una fattoria canadese per guadagnarsi vitto e alloggio e vivere immersi nella natura. Only once in a lifetime...
        Sarai accolto in una tipica fattoria canadese, principalmente nel British Columbia. In cambio di pensione completa (vitto e alloggio), aiuterai la famiglia di agricoltori o allevatori che ti ospita, collaborando tra le 25 e le 35 ore a settimana.

        19 marzo 2010

        Viaggiare e lavorare in Canada


        Sfogliando appunti di viaggio e vari blog ci siamo soffermati sul Canada, il secondo paese più grande del mondo dopo la Russia (ma solo 228esimo come densità di abitanti), sede delle 2010 Winter Olympics di Vancouver. Ci siamo chiesti due cose: come poterlo girare in lungo e in largo e come rendere questa esperienza accessibile a tutti. Per questo e altri motivi è stato creato il programma Jobs & Travel in Canada che permette di unire il viaggio a diverse esperienze lavorative. Più backpacker di così...
        C'è solo un problema: il Canada mette a disposizione solo 600 visti work&travel per l'Italia e, quindi, è meglio affrettarsi prima che esauriscano...
        Grazie ad un visto particolare, vacanza-lavoro all'estero, concesso solo ad alcuni paesi ti verrà offerta l'opportunità di viaggiare e lavorare in Canada per uno periodo massimo di 6 mesi. 

        Saluti da...


        Inauguriamo da oggi anche la rubrica "Saluti da..." già presente sul sito. Sarà più facile mettersi in contatto con chi ha vissuto un'esperienza all'estero.

         Saluti da... Celeste, partita per un anno in Michighian


        Nell'Exchange Program l'aspetto fondamentale è rappresentato dallo scambio culturale. Gli studenti infatti hanno l'opportunità di studiare all'estero vivendo con famiglie ospitanti ed essere considerati dalla scuola locale degli exchange students. In questo modo i giovani selezionati nel loro paese grazie a spiccate doti di adattabilità, apertura mentale, tolleranza e buon rendimento scolastico diventano ambasciatori del loro paese ed hanno modo di dare vita, appunto, ad un vero cultural exchange.

        18 marzo 2010



        Hai sempre sognato di vivere il tuo California Dream all'ombra del Golden Gate? Ti proponiamo, nel mese di Luglio, di unirti ad un gruppo internazionale di ragazzi tra i 15 e i 18 anni e di vivere un'avventura indimenticabile...
        Vivere con una famiglia ospitante americana per tre o quattro settimane, condividere i diversi aspetti della vita locale, partecipare ad attività ed escursioni appassionanti, prendere parte ad interessanti discussioni sulla cultura americana esercitando la lingua inglese: sono questi gli ingredienti del Summer Homestay USA. (Leggi tutto)

        17 marzo 2010

        Risposta su post AusExpat.com


        Nuovamente saluti a tutti,

        grazie del benvenuto ed eccomi a cercare di costruire il dialogo che proponete:

        Quanti ragazzi o famiglie vengono informati che questi servizi di base gratuiti costano loro 440 Euro?...
        Chiunque legga il sito o l’opuscolo non può sbagliarsi su cosa comprende la quota. Nel programma OZ GOOD DAY da 440€ ad esempio è compreso (cito il sito):
        • trasferimento dall'aeroporto all'ostello
        • 3 o 7 notti in ostello in camera condivisa con 3 o 7 prime colazioni
        • mini-tour di Sydney e welcome briefing il giorno dell'arrivo
        • riunione individuale o in piccoli gruppi per informarti sul programma e che ti fornirà dettagli utili
        • assistenza per l'apertura di un conto in banca
        • 1 carta SIM australiana per il tuo cellulare con l'assistenza per scegliere il piano tariffario più conveniente.
        • 1 tessera telefonica ricaricabile con credito gratuito
        non credo vi possano essere malintesi e si lasci intendere altro, se sbaglio correggetemi e cercheremo di essere più chiari in futuro… sappiamo anche che molti vengono da noi a prendere informazioni e poi partono da soli, fa parte del gioco…
        Cosa intendi per scuole d'inglese in Australia con prezzo più basso in Italia quando si parla di un servizio acquistato anche e soprattutto online.. ad esempio: sicuro che il general english all'Ability School di Sydney a 240 dollari a Settimana sia il miglior prezzo sul mercato...??
        Quello che voglio dire è che la WEP seleziona le scuole che reputa adatte e che uno studente che volesse iscriversi per una delle nostre scuole tramite un’agenzia italiana troverà dalla WEP i prezzi più bassi (oppure rimborsiamo la differenza). Anche se si iscrivesse on line direttamente con la scuola troverà prezzi uguali ai nostri (tassi di cambio permettendo, di questi tempi AU$ è piuttosto ballerino…) o a volte anche più alti. Non so se Ability sia la più economica in Australia, non è quello il nostro obiettivo; se ad un prezzo basso non corrisponde qualità non ci interessa, lo scopo è di offrire qualità al miglior prezzo.
        Visto che avete persone di esperienza come consulenti, chi e' che scrive che bisogna fare obbligatoriamente un'assicurazione privata dopo le 12 settimane di permanenza?
        Sappiamo che il nostro opuscolo è un po’ complesso visto che offriamo tantissime soluzioni in tutto il mondo, ma le pagine che voi state guardando (30 e 31) sono relative ai corsi di lingua e non ai programmi di vacanza lavoro. Se le cose non sono cambiate ultimamente (nel qual caso ci correggeremo prontamente) chiunque entri in Australia per fare un corso (non con un WH visa, quindi) per più di 12 settimane deve avere il visto e la scuola deve includere nel pacchetto la OSHC (ricordo che i corsi sono aperti spesso dai 16 anni e sempre oltre i 30). Durante i nostri colloqui segnaliamo che i ragazzi possono usufruire dell’accordo bilaterale Italia-Australia per l’assistenza sanitaria ma consigliamo sempre di partire con una polizza aggiuntiva per coprire bagaglio, rimpatrio, responsabilità civile (spesso i ragazzi non ci pensano). Molti usano quella di famiglia, se devono comprarla noi ne offriamo una a partire da 25€, meno della metà di quelle sul mercato assicurativo.
        Sappiamo benissimo che le agenzie sono un anello importante della catena che porta i ragazzi a venire in Australia. Se vogliamo far aumentare quei 3000 ragazzi, dobbiamo fare di più...
        Se correggi alcune cose su quello che e' emerso possiamo aiutare ragazzi che hanno bisogno di un'agenzia a trovare facilmente anche la tua. Non sono molte le agenzie strutturate che offrono questi tipi di servizi per l'Australia.. vogliamo parlarne? Tutti i nostri amici apprezzeranno

        Una considerazione finale sull’uso dei social network, che anche noi amiamo e incentiviamo: si fa presto a scrivere “vergogna, ladri, assurdo, truffa”quando si è davanti ad una tastiera e non di fronte all’interlocutore; più difficile che venga offerta a chi ne è bersaglio la possibilità di un confronto schietto e quindi un plauso a voi di AusExpat per averci resi partecipi della discussione. Le colleghe che ora seguono i programmi di lavoro in WEP sono entrambe reduci da una vacanza lavoro in Australia e spero quindi sapranno rispondere correttamente a chiunque chieda ulteriori informazioni.

        Sempre a disposizione,

        Lorenzo e il Team WEP


        Ciao a tutti,
        rispondiamo a questo commento:

        La quota di iscrizione (ai Soggiorni Linguistici, Ndr) è di 350 euro
        Per quanto riguarda i Programmi Linguistici (o Vacanze Studio) questa non è solo la quota di iscrizione ma è inclusa nel costo totale del corso.
        Un corso di 12 settimane costa $4550, anche se naturalmente non scrivete in quale scuola, questo a discapito della trasparenza di cui andate fieri a pagina 103.
        Il link pubblicato su Facebook e dal quale probabilmente stai prendendo queste informazioni si riferisce al vecchio opuscolo 2009. Per ragioni di spazio (collaboriamo con circa 200 scuole) non abbiamo inserito l'elenco completo dei partner nella brochure ma potrai trovare, nel sito, non solo il nome delle scuole ma anche la loro descrizione. Attualmente ve ne sono circa 62 e ogni settimana se ne aggiungeranno altre fino ad arrivare alle 200.
        (...)siete voi autorizzati a fare quello che fate?!?
        Certo che siamo autorizzati. La WEP ha licenza di agenzia di viaggi (come richiesto dalla legge) ed è membro di queste associazioni internazionali:
        • Italia IALCA (Italian Association of Language Consultants and Agents)
        • Europa FELCA (Federation of Education and Language Consultant Associations)
        • a livello mondiale WYSE (World youth students and educational travel)
        Siamo autorizzati dal Ministero degli Esteri italiano ad effettuare scambi culturali e i programmi che proponiamo sono autorizzati dal Ministero dell'Istruzione italiano.
        (...)è legale farsi pagare per offrire un servizio che la legge stabilisce come prerogativa della scuola e quindi gratuito?!? (...) un servizio che lo Stato già prevede come prerogativa della scuola pubblica stessa (...) Quello che fate voi non è eticamente giusto, ne probabilmente legale..
        Se per "prerogativa" intendi dire che solo la scuola può organizzare questo tipo di soggiorno non è esatto: la scuola pubblica (come anche quella privata) consente ed eventualmente riconosce questo tipo di soggiorno ma lascia libero il singolo di potersi organizzare come meglio crede. Ogni studente può organizzarsi e, se vuole, può rivolgersi anche al libero mercato.
        Anche le singole scuole possono, se vogliono, organizzare dei viaggi di classe per conto loro oppure chiedere l'aiuto e la consulenza (mediante concorso pubblico) di organizzazioni come la WEP.

        Per quanto riguarda la legalità la WEP è un'azienda legalmente riconosciuta e che, in più di 20 anni di attività, ha permesso a decine di migliaia di studenti di vivere un'esperienza all'estero imparando una nuova cultura e una nuova lingua.

        (...)Inoltre facendo pagare quelle cifre assurde voi permettete esclusivamente solo agli studenti con famiglie ricche alle spalle di partecipare.
        Da sempre cerchiamo di venire incontro alle esigenze dei nostri studenti e delle loro famiglie: per questo mettiamo a disposizione delle borse di studio basate sul merito scolastico. Il numero delle borse è purtroppo limitato in quanto, a differenza di paesi come il Belgio dove risiede la nostra sede principale, lo Stato non riconosce ancora dei fondi alle organizzazioni che si occupano di viaggi studio all'estero.

        Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, un saluto,

        Edoardo (wepstaff)

        Post su Facebook AusExpat.com


        Cari ragazzi,
        abbiamo preso visione dell’interessante e stimolante dibattito aperto sulla pagina Facebook di AusExpat.com ed abbiamo deciso di aprire un canale di comunicazione che permetta di andare oltre i 450 caratteri del social network…

        Si stima siano circa 3000 i ragazzi italiani che ogni anno si recano in Australia con un WH visa; una (minima) parte di questi ragazzi non è tranquilla ad occuparsi delle incombenze burocratiche richieste da una vacanza lavoro in un paese lontano e per questo si rivolge a realtà come la nostra che offrono un servizio modulato a seconda delle necessità dei ragazzi. Molti di voi sono autonomi, grandi e vaccinati ma altri ci vengono a trovare per informazioni, spesso con i loro genitori, gli incontri durano circa un’ora e sono solo l’inizio del nostro percorso con loro!
        I 440€ della quota di partecipazione comprende quindi aspetti “quantificabili” (transfer all’arrivo, notti in ostello, SIM card, etc.) ma soprattutto servizi di assistenza in Italia e poi sul posto tramite i nostri partner australiani che hanno il loro ufficio a Sydney.

        440€ sono quindi tanti o pochi? E quando andate dal dentista o dall’avvocato e pagate parcelle che giudicate salate per un’ora di assistenza è giusto o sbagliato? Si paga la competenza, gli studi fatti ed il tempo del consulente (qui da noi tutti sono stati all’estero, parlano più lingue,…). Ciascuno può valutare e fare le sue scelte, andare in Australia per proprio conto o valutare che forse spendere di più per avere maggiore tranquillità può valere la pena – nessuno vuole sfruttare nessuno, ma alcuni ragazzi senza assistenza semplicemente non andrebbero all’estero.

        Leggiamo poi che Andrea M. B. parla dei soggiorni scolastici WEP, apparentemente senza conoscerli né aver letto il nostro opuscolo o quello delle altre organizzazioni. Se lo avesse fatto infatti noterebbe che, a parte essere la WEP l’organizzazione più economica in Italia, da nessuna parte lasciamo ad intendere che le scuole che ospitano gli Exchange Students siano pagate (al contrario di quelle che ospitano i full fee students) ma che anzi la forza dei programmi Exchange risiede proprio sul fatto che sia le famiglie che le scuole ospitano volontariamente e gratuitamente. Il programma si basa poi su un sistema di reciprocità, per cui i nostri corrispondenti devono essere accreditati in Australia, sono controllati dal governo, devono fornire assistenza 24/24 con tutto quello che comporta, noi effettuiamo incontri, selezioni con psicologi, w/e di orientamento etc etc.

        Chiudiamo dicendo che la WEP è fatta di giovani che hanno viaggiato (chi vi scrive l’ha fondata in Italia a 25 anni, dopo che aveva trascorso un anno di superiori negli USA, ed ora ne ha 40…), ha sempre cercato di offrire i migliori servizi ai prezzi più bassi possibile, e per questo motivo da quest’anno proponiamo i corsi di lingua ai prezzi delle scuole (quindi esattamente quanto si pagherebbe iscrivendosi on line direttamente con la scuola, ed a volte anche a meno grazie a speciali accordi con le scuole stesse) come potete vedere dal nostro sito. Se trovate prezzi più bassi in Italia rimborsiamo la differenza, più di così…
        Sempre aperti al confronto costruttivo, vi auguriamo una magnifica aussie experience.

        Lorenzo Agati
        WEP